17 settembre 2023

IL GARCIA AMLETICO: "ESSERE O NON ESSERE SPALLETTI, QUESTO È IL DILEMMA" ...


"... Se sia più nobile all'animo sopportare ed assecondare chi vuole che io non sia più me stesso, o prendere le armi contro costoro e impavido scegliere la mia strada, il 4-2-3-1!"

Amleto riportò all'equilibrio tutto il regno di Danimarca sacrificando la propria vita. Per riportare il regno di Napoli alla normalità non occorre che Garcia arrivi a tanto, deve solo riuscire a convincere se stesso che non c'è altra strada, nel Calcio come altrove, di quella segnata dalla propria personalità. Purtroppo l'ambiente vuole a forza che egli percorra sentieri a lui estranei. Eppure, si sa, tutte le strade portano a Roma. Il problema non sta in quale di quelle strade si sceglie ma nella caparbietà e nella decisione con cui la si percorre.

Garcia deve avere la caparbietà e l'orgoglio di affrontare la sua strada tappandosi le orecchie, come fece Ulisse nel suo viaggio di ritorno ad Itaca, per non ascoltare l'ammaliante canto delle sirene giornalistiche ed opinionistiche. Questo canto cittadino portò persino un grande navigatore come Ancelotti a sbattere contro gli scogli di Mergellina. Il nostro Amleto deve essere intrepido, veleggiando al largo, dove il Mare è sì più profondo ed incerto ma dove un marinaio può segnare più fortemente il proprio destino. "Uomini forti per destini forti!", esclamava Spalletti. Ecco, questa è l'unica cosa che, del suo predecessore, Garcia deve prendere in prestito.

La ciurma non segue ancora il proprio capitano. E perché mai seguire chi ancora mostra di non conoscere la via da percorrere?! I giocatori sbandano, con passo incerto, tra il vecchio sentiero e quello nuovo. È la via più breve quella che si deve seguire, come ci suggerisce la Geometria, ed è anche la meno dispendiosa, come ci insegna la Natura. Se i calciatori vedranno un capitano coraggioso nel perseguire il proprio destino (il proprio gioco), allora lo ameranno, mostrando anch'essi un pari coraggio. Se così non sarà, la nave affonderà sotto i colpi di nuovi ammutinamenti.

Caro nostro Amleto, è  giunto il momento della scelta. È il momento più sacro per un individuo. È il momento di scegliere tra ciò che si è e ciò che non si è. E per quanto la cosa possa apparire strana, nella vita è proprio questa la scelta più difficile.

Giuseppe Albano

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